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Wonder Grottole: riscoprire la dimensione umana del territorio attraverso il design e le relazioni

Silvio Donadio ha lavorato per anni nella pubblica amministrazione ed è stato Assessore alla Cultura di Grottole; Andrea Paoletti è un architetto originario di Biella che ha deciso di trasferirsi a Matera, dove ha fondato l’incubatore, coworking e coliving Casa Netural.
Entrambi sono tra i fondatori del progetto Wonder Grottole, che ha portato alla revitalizzazone del piccolo borgo lucano e che sarà al centro di Open Rural Platform, il primo modulo della nuova edizione del Master Relational Design, in partenza il 1° ottobre 2019. Abbiamo discusso con loro di turismo sostenibile e di valorizzazione del territorio.

Lo spopolamento dei piccoli borghi del sud Italia, dovuto in parte a un turismo “mordi e fuggi” e spersonalizzato, può essere arginato attraverso modelli innovativi di fruizione del territorio: quali sono gli strumenti per farlo?
(Andrea) Penso che il turismo non possa essere la soluzione allo spopolamento dei piccoli borghi, ma può, invece, generare delle opportunità per chi vive localmente e ha voglia di mettersi in gioco proponendo dei servizi e prodotti a dimensione “umana”. Il design è lo strumento giusto per realizzare servizi e prodotti, la “relazione” deve essere il risultato di questo processo. Un rapporto che non termina con la visita ma si alimenta nel tempo.
(Silvio) Wonder Grottole è un progetto che mira proprio a questo: costruire un turismo responsabile nei confronti del territorio, affinché chi arriva non sia un turista qualsiasi ma faccia parte di un processo di riattivazione della comunità. Chi viene a Grottole lascia qui un pezzo del suo sapere a disposizione dei grottolesi e porta via con sé un pezzo del borgo.

Silvio Donadio e Andrea Paoletti a Wonder Grottole

Italian Sabbatical è il risultato di un progetto a lungo termine. Raccontateci le varie tappe di questo percorso.
(Andrea) Italian Sabbatical è il risultato di un processo cominciato nel 2017, Anno dei Borghi Italiani: Airbnb aveva lanciato la piattaforma www.italianvillages.byairbnb.com e ci è sembrato il momento giusto per presentare la nostra idea di riabitare il centro storico di Grottole attraverso il design immateriale. L’idea è piaciuta molto e, grazie alla sua forte componente comunitaria, ci ha permesso di vincere il grant Community Tourism Programme. Abbiamo immaginato di creare una sorta di “banca del tempo”, un sistema in cui volontari da tutto il mondo potessero venire ad aiutarci. Così, insieme al reparto PR e Marketing di Airbnb, abbiamo disegnato il progetto Italian Sabbatical, per dare a 5 volontari l’opportunità di supportare la nostra Impresa Sociale a Grottole.
(Silvio) Nelle prime 24 ore dal lancio del concorso avevamo già ricevuto 45.000 richieste di adesione. E a conclusione della call le persone che hanno chiesto di venire a Grottole sono state ben 285.000! Questo ha fatto sì che Italian Sabbatical ricevesse molta attenzione a livello mediatico. Per coordinare il progetto è stata selezionata Giudita Melis, ex studentessa del Master Relational Design, che ha lavorato a fianco di Giorgia Bertoglio di Airbnb. I 5 volontari selezionati – Anne, filippino-australiana; Remo, abruzzese; Helena, canadese; Darrel da New York e Pablo da Buenos Aires – sono arrivati a Grottole il 5 giugno 2019 e ne sono stati “cittadini temporanei” per 3 mesi. Hanno messo a disposizione il proprio tempo e i propri saperi per far sì che Grottole potesse diventare giorno dopo giorno un paese più attivo.

[Foto: courtesy of Italian Sabbatical / Airbnb]

Dopo una festa di comunità per accogliere i nuovi arrivati, i 5 sabbaticals si sono adoperati per svolgere le attività da noi proposte: apicoltura, creazione di un orto urbano, pulizia di un’area verde abbandonata, corso di cucina e corso d’italiano. I volontari hanno anche messo su delle loro idee, istituendo un corso di inglese per i commercianti locali e un “English Monday” coi giovani grottolesi, realizzando un percorso segnaletico nel centro storico e uno diretto al belvedere locale, creando contenuti multimediali in inglese e spagnolo sui monumenti di Grottole e organizzando una gita di comunità.
Ma la cosa più importante è che in questi 3 mesi hanno instaurato rapporti umani profondi con i grottolesi! Adesso in tantissimi – in Italia e all’estero – conoscono Wonder Grottole.
Ci tengo molto a sottolineare l’impegno di Airbnb nel mettere a disposizione dell’iniziativa tutte le sue risorse umane: è stato davvero bello vedere una multinazionale lavorare alla pari al fianco di un’impresa sociale.

In che modo Grottole è cambiata o sta cambiando agli occhi di un “insider” e di chi, invece, ha deciso di diventarne un abitante e di investire sul piccolo borgo lucano?
(Silvio) Sicuramente Grottole oggi è una comunità più sensibile al turismo ed ha sviluppato una visione più ottimistica riguardo al proprio futuro. Per chi invece arriva, Grottole è una comunità accogliente e vivace, in cui si trovano tutti i servizi essenziali per vivere bene. Sicuramente la vicinanza a Matera, Capitale della Cultura 2019, ha influito in parte su questo.
(Andrea) Con Italian Sabbatical c’è stato un grande lavoro di posizionamento. Wonder Grottole per chi viene da fuori è diventato una sorta di “state of mind” della vita nel sud Italia, nella campagna rurale, nel caldo intenso, tra la gente accogliente e sorridente. Un’immagine chiara che diventa oggetto del desiderio. Chi vive il borgo dal di dentro ha preso maggior consapevolezza che Grottole esiste e che ogni singolo abitante può donarle un’identità, così da crearne una collettiva e virtuosa.

Il corso Open Rural Platform – primo modulo della nuova edizione del Master Relational Design – si svolge proprio a Grottole: di cosa si tratta? Andrea, puoi darci qualche anticipazione?
Il corso di quest’anno segue quanto già sviluppato nell’edizione precedente: si parla di ruralità, di mappatura, di esplorazione e di turismo esperienziale e comunitario. Lo scorso anno il modulo era incentrato sul centro storico, quest’anno invece lavoreremo sulla campagna, sul territorio rurale che circonda il borgo. Oggi si commette spesso l’errore di lavorare sul recupero delle case trascurando il paesaggio. È necessario invece tornare al vecchio equilibrio tra borgo e campagna, così da creare le basi della sostenibilità di questo sistema. Esploreremo quindi il territorio, capiremo come è composto l’agro, visiteremo le aziende agricole e lavoreremo a una mappatura affinché attraverso il design relazionale (online e offline) si possano creare nuove opportunità per molti paesi in situazioni di spopolamento come Grottole.

Il modulo Open Rural Platform si terrà ad ottobre 2019 in collaborazione con Airbnb, Netural Coop e Wonder Grottole.
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